La collega mi attrae. Lascio mia moglie?
Buongiorno,vi scrivo perché sono (*) innamorato della mia collega (*). Lavoriamo in un ambiente molto stressante e sono *. Non mi sono mai comportato come tale e ho sempre cercato di farla sentire *. Eravamo entrati in confidenza e per me è scattata la scintilla. Lei non lo so. Credo senta la necessità di avere affetto attorno a sè e di essere considerata e valorizzata. Io sono una persona che dona tutto se stesso a chi vuole bene. Lei anche, ma solo alle persone che ama (*). E' una persona molto decisa e determinata in quello che vuole. Io sono una persona che tende ad assecondare voleri o desideri della persona amata, mantenendo comunque la personalità integra. Proseguo sempre per la mia strada, a volte anche rischiando. Questo se ritengo che il rischio possa portare a qualcosa di migliore. Non forzo mai se vedo che quella strada non è percorribile. Provo dove penso ci possa esser spazio. La mia collega è fidanzata e io sposato con una figlia. Lei fino a quando si confidava con me, parlava dei problemi che aveva con lui (distratto, poco vivace se non alle partite di calcio, sempre stanco e tante serate solo con i suoi amici). Io non ho mai nascosto i miei sentimenti, anche se a volte li vedeva e si faceva "coccolare" da tale situazione, e a volte li rifiutava con rabbia. Mia moglie sta cercando di riconquistarmi (ne ho parlato con lei) e la cosa mi pesa perché non voglio illuderla. Questo perché mi ritrovo ancora innamorato della mia collega, che nel frattempo mi ha respinto in maniera più decisa. Penso che il suo ragazzo dopo le discussioni con lei date dai suoi disagi, le abbia promesso famiglia e i figli che lei desidera tanto. Tanto da rinunciare ai suoi sogni per "accontentarsi" di ciò che ha. Questo almeno quello che ho capito. Io voglio un bene dell'anima alla mia collega, e vorrei in qualche modo poterla amare ed esser amato da lei.Io non mi sono mai trovato in una situazione simile, e non l'ho nemmeno mai cercata. E' successo e non voglio prendere in giro nessuno, ma non voglio rinunciare ai miei sentimenti, se possibile. Cosa posso fare? Vivere i miei sentimenti cercando di conquistare la mia collega per costruire qualcosa di nuovo? Vivere in modo diverso la vita coniugale...facendo di tutto per la prole e stare vicino nel male o nel bene alla persona che ha scommesso una vita con me? Non voglio forzare, solo Vivere.
Risposta:
Carissimo amico,
la delicata situazione che stai vivendo in ambito lavorativo ed affettivo merita qualche riflessione più approfondita da parte tua.
Ti consiglio di soffermarti a pensare "a mente fredda" su quali possono essere i motivi per i quali la tua collega ti attrae così tanto e quali aspetti di questa attrazione puoi mettere a confronto con la tua attuale vita coniugale.
Questo perché, dal tuo racconto, pare che questo amore non sia corrisposto. Occorrerebbe, quindi, una "forzatura" da parte tua che da una parte soddisferebbe il tuo istinto affettivo, ma dall'altra potrebbe posare le basi per eventuali ulteriori pensieri, dovuti possibili aspettative deluse.
Il mio consiglio è quello di prendere spunto da questa esperienza per ripensare la tua vita coniugale, cercando in essa una rinnovata intesa, tenendo sempre ben a mente che la vita di coppia, soprattutto quella coniugale, è fatta di picchi e baratri che son poi parte della vita stessa.
Un caro saluto,
Dottor Amore