problema d'amore 86martedì 4 agosto 2015

Non riesco a volare via

Notte gentile dott. Amore; premetto immediatamente che la mia é una situazione, a dire eufemisticamente "singolare"; ma che per questo sta rendendo la mia quotidianità, non solo condizionata da inquietudini incessanti ed estenuanti afflizioni, ma soprattutto, non meno spossante, in una perenne PERPLESSITÀ! Si tratta di questo: sono una donna nei "paraggi dei *", sono *nubile ed attualmente, ahimé! Ancora convivente con un uomo, più anziano di circa * anni; uomo peraltro con cui non “dormo” più ormai da tempo, ma con il quale ho trascorso una bella fetta della mia gioventù! Poiché quando lo conobbi avevo superato i * e lui * da compiere, separato già da * e con figli al seguito! Orbene, l'uomo di cui sopra, é importante sottolinearLe che é stato colui, come dirlo senza imbarazzo? Che in sostanza(dopo un po’di tempo..)mi ha “resa Donna"!(Sinceramente in molti sensi..) Esperienza, che fino a quel momento avevo deciso rimandare, per ideali, che poi vennero meno di fronte al “primo vero Amore”! Ebbene dottore, ce l'ha ben presente l' "INPRINTING"? Certamente si! Non è affatto una bella sensazione; non soltanto perché in qualità di donna e non di “pulcino”, è stato ed è tutt’oggi molto doloroso distaccarmi da lui; anche nonostante il fatto che durante il corso della lunga e delirante storia, piena di controversie, avversità e contraddizioni; è capitato in più di una occasione che me ne sia andata lasciandolo! Ma ritornando puntualmente “all’ovile” o è il caso di dire, per restare in tema: all’ “incubatrice di origine”!.. (Perdoni l’ironia, ma mi aiuta ad allentare la tensione durante il racconto)....Ma la cosa più insolita di tutto l’andazzo, è che lui mi ha sempre riaccolta! Quasi, come inconsapevoli entrambi, facenti parte di un “misterioso ingranaggio”, da cui non riuscissimo a venir fuori, se non arrivando alla rottura! Sebbene continuassimo a vivere sotto lo stesso tetto, ancora oggi! Orbene, si starà chiedendo a questo punto qual sia il problema?(A parte gli evidenti e irrisolti dei protagonisti del racconto..) Il quesito è il seguente: * anni orsono, ho incontrato un uomo più giovane di lui, oltre che di poco più di me e ci siamo innamorati. Decisi di dirglielo e lui ne prese atto; reagendo anche molto più “serenamente” rispetto alle attese! E dopo alcuni tentativi da parte sua di andare a fondo della questione e capire, se magari fosse una “storiella da poco” e potessi stancarmi; constatando evidentemente che non era e non è così; il suddetto ha iniziato a maltrattarmi e umiliarmi, moralmente e psicologicamente! Fino a che la mia autostima è divenuta paragonabile ad un atomo! Per non parlare della dignità; che alla parola stessa non assomiglia più neanche lontanamente! In tutto questo, ho cercato svariate volte di andarmene (vivendo anche a sprazzi l’amore sincero e genuino di cui sopra.. tormentato e disturbato ciò nondimeno(benché tacitamente..) da questa “presenza perenne tra noi”)! Ma sono sempre qui! Malgrado nel frattempo, quel ragazzo che mi ama disperatamente e, che la lontananza “geografica e professionale” mi tengono lontano, non vuole mollare! Incitandomi quotidianamente a lasciare tutto e andare da lui, per *sposarlo e mettere sù Famiglia, come si suol dire in questi casi. A questo punto io? Mi trovo qui; inerme, smarrita in un tunnel al buio più cupo; irragionevole, egoista perfino verso me stessa! Rischiarato qua e là da barlumi soffusi, durante i quali mi rendo perfettamente conto che la vita non sperpera le opportunità ad ognuno di noi, per più di una o due occasioni al massimo! E che per questo non dovrei esitare neanche per un attimo e volare dal mio amore, per vivere con lui tutto ciò che fino ad oggi mi sono preclusa; poiché paralizzata e terrorizzata da troppi se e superflui ma! Eppur così brevi e fugaci sono quegli sprazzi; così come la speranza che non nutro più! Attualmente non sono più in grado neanche di capire ciò che realmente provo o desidero davvero; nonostante la maturità, non soltanto all’anagrafe.. Vorrei non arrendermi, ma non riesco a trovare la spinta giusta che mi faccia spiccare quel “fatidico volo” che mi porti più in alto. E non sempre più giù, come e dove sento di affondare io!.. Non mi resta dunque che auspicare che in questo fortuito “incontro” stanotte con il suo sito; Lei possa in qualche modo, ravvivare quella lucidità, che non ritrovo più!! E magari insieme capire il disegno di questa triste scenografia della seconda parte della mia vita! Poiché ho ancora voglia, desiderio e diritto di vivere serenamente, diritto all’ Amore, al futuro, ad aspettative più liete. Non alla sopravvivenza in cui ormai vegeto!! Ma di questo passo, temo stia versando in condizioni inammissibili, soprattutto per la mia stessa onorabilità ed autostima! Chiedo scusa per il mio prolisso racconto, ma non ho saputo fare di meglio! Grazie per l’attenzione e cordiali saluti...Una donna sperduta nell’oblio di se stessa.. Grazie ancora.

Risposta:
Carissima Amica,
grazie tantissimo per il tuo interessantissimo racconto.
Leggo le tue parole intrise di dubbi ed incertezze ma allo stesso tempo scorrevoli e piene di vita.
L'incertezza che vivi è probabilmente dovuta principalmente a tre punti fondamentali.
Primo fra tutti è il tuo tentennare a "volare via" che può essere più di una semplice indecisione. Potrebbe essere un messaggio che la parte più intima di te stessa sta cercando di comunicare. Da qui ti rivolgo la prima domanda: salvo l'indecisione, qual è l'impedimento più grande che ti impedisce di volare dal tuo nuovo amore?
Secondo punto è il continuo ritrovarsi con il tuo attuale compagno. Per quanto possa aver accolto serenamente la notizia in un primo momento, è umanamente normale avere una reazione alla possibile perdita della compagna che si ama. E quasi sempre, la reazione in questi casi è di tipo aggressivo... il che aiuta a peggiorare la situazione. Nonostante tutto, vieni accolta continuamente dal tuo "aggressore". Ed ecco la mia seconda domanda: potrebbe la fine dell'amore con il tuo attuale compagno, coincidere esattamente con la nascita del tuo nuovo amore?
Il terzo punto riguarda la tua attuale autonomia, in senso finanziario e pratico. Il tuo attuale compagno ti ha sicuramente reso donna, ma attualmente dovresti essere una donna "capace di stare in piedi da sola". Se veramente è finito l'amore per il tuo attuale compagno e sei sicura dei tuoi sentimenti verso la nuova persona, devi prenderti "onori ed oneri". Se da una parte la nascita di nuovo amore comporta una prospettiva di felicità, dall'altra, la fine di un vecchio amore comporta responsabilità e sofferenze. Da qui la mia terza domanda: nel finire il vecchio amore, le sofferenze sono state affrontate. C'è qualcosa che ti impedisce di affrontare ora le responsabilità?
Prenditi il tempo necessario per trovare una serena risposta alle domande che ti ho posto e poi, se vorrai, potrai scrivermi di nuovo.
Un caro abbraccio,
Dottor Amore.


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