Paura di amare, tra sparizioni e bugie.
Gentile Dottor Amore,
mi chiamo P***, sono una donna di 50 anni recentemente in ambito sentimentale mi è capitata una cosa abbastanza strana. In un momento molto difficile della vita in cui stavo elaborando dei lutti e avevo anche una difficile situazione familiare, ho avuto modo di conoscere telefonicamente M****: un uomo di 55 anni che opera presso *****. Inizialmente quest'uomo con cui comunicavo telefonicamente era accogliente, comprensivo, gentile. Poi con l'andar del tempo, telefonata dopo telefonata, nell'arco di circa 5 mesi io e M***** abbiamo cominciato a conoscerci; siamo passati dal lei al tu a scoprire le nostre reciproche affinità intellettuali per cui diventava decisamente piacevole sentirsi telefonicamente. In alcuni momenti M***** mi diceva "io parlo bene con te", "per me è un piacere parlare con te", "noi abbiamo delle reciproche affinità", "tu hai dei valori". Devo dire che anch'io ero contenta di parlare con lui avevo la sensazione di essere ammirata e stimata. Fino a quando un giorno mi ha detto "improvvisamente", cogliendomi impreparata, quasi come se fosse angosciato che non avremmo potuto incontrarci né tanto meno frequentarci perché abitiamo in 2 città diverse, a una distanza di circa 700 Km. In quel momento vista la sua angoscia, ho chiesto a M***** se avesse un legame sentimentale. M***** mi ha risposto dicendomi che non aveva un legame sentimentale. Quindi ciò che mi sono sentita di fare è stato di dire a M***** di non preoccuparsi perché se la vita avrebbe deciso di farci incontrare noi ci saremmo incontrati comunque. Il giorno dopo quando l'ho richiamato, M***** era più sereno e mi ha detto che mi aveva pensata tutto il giorno. E' stato quindi naturale parlare di più di noi dei nostri viaggi e delle nostre famiglie di origine.
A partire da quel momento ha cominciato a battermi il cuore e ho avuto paura di innamorarmi, per cui il giorno dopo quando ci siamo sentiti e l'ho colto in un momento in cui era occupato, non propriamente sereno e disponibile, ho deciso di non sentirlo per qualche giorno, di riflettere, di prendermi del tempo per me per guardarmi dentro, per capire ciò che mi stava accadendo e per proteggermi da una eventuale delusione, visto che ho avuto 2 precedenti esperienze sentimentali molto negative. Ho deciso di richiamarlo dopo circa 16 giorni. Nel momento in cui M***** mi ha sentita al telefono mi detto "finalmente" perché ero letteralmente sparita. Ho spiegato a M**** che avevo avuto una serie di impegni evitando di giustificarmi. Devo dire che in quella telefonata che é durata circa un ora, M**** mi è parso particolarmente interessato alla mia famiglia e a ciò che avrei dovuto realizzare a livello professionale per cui ho avuto la sensazione che per lui fosse importante per M*****, sostenermi. Al termine della telefonata M***** mi detto : "mi ha fatto molto piacere sentirti". A distanza di una settimana l'ho richiamato presso l'associazione, probabilmente M***** in quel momento non poteva parlarmi liberamente, forse non era solo per cui mi ha dato del lei e mi ha salutato. Ho avuto paura che volesse evitarmi. Circa 15 giorni fa, a distanza di una settimana dall'ultima telefonata, ho richiamato M***** in giorni ed orari diversi, ma da quel momento M**** non è più reperibile. Non mi è possibile chiedere sue informazioni nell'ambiente in cui lo contattavo perchè M***** mi ha chiesto sin da subito la massima riservatezza circa la nostra relazione telefonica, visto che si tratta di un ambiente di ******.
Sento un vuoto, mi manca la sua amicizia, i suoi consigli. Ho pianto perché ho vissuto un'esperienza in cui mi sono sentita capita. Ho empatizzato, ho condiviso il mio percorso professionale.
Gentile Dottor Amore,
sinceramente non so cosa pensare. M**** ha paura di essere coinvolto sentimentalmente? Ha paura di amare? Per M**** è stato un gioco? Mi ha mentito circa la sua vita sentimentale per cui ha preferito sparire? O forse M***** è sparito perché non ha avuto il coraggio di rischiare, di fare una scelta, di prendere una decisione?
Grazie per la risposta!
P****
Risposta:
Cara amica,
dal tuo racconto sembra che M*** si sia tirato indietro una volta che ha realizzato di sentire un profondo sentimento nei tuoi riguardi, ma con la paura di soffrire per la distanza e, probabilmente, per la paura che gli errori del passato si riproponessero.
Probabilmente, come hai fatto tu quando ti sei sentita coinvolta, si è tirato indietro preferendo sparire.
È stata probabilmente sempre la paura di questo sentimento provato nei tuoi riguardi che lo ha spinto a non darti spiegazioni del suo distacco. Così come, d'altronde, hai fatto anchr tu con lui.
Le vostre paure che derivano dal passato vi hanno spinto a tradire la vostra fiducia reciprocamente, viziando quello che era un bel rapporto fino a poco prima.
Avete paura entrambi. E la distanza fisica tra voi non gioca a favore.
Posso solo suggerirti di incontrarlo dal vivo, ritagliarvi un attimo per voi e poi giocare a carte scoperte, trovando il coraggio di ammettere di fronte a lui i tuoi sentimenti.
Tutto il resto che ne verrà dovrà essere discusso dopo aver ripristinato la reciproca fiducia.