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La consulenza fornita è di tipo puramente orientativo.
Non vuole e non può essere intesa in alcun modo al pari o sostitutiva di una terapia psicologica presso un professionista accreditato.
Salve,
sono un ragazzo di 18 anni e sto con una ragazza di 19 anni, mia compagna di classe.
Con questa ragazza siamo stati fidanzati qualche giorno 5 anni fa, poi è scattata una scintilla di passione in un viaggio di istruzione 4 anni fa in cui mi sono sentito il ragazzo più felice del mondo.
Dopo quel giorno ci allontanammo per qualche anno, fino a quando non la ricercai per vedere se poteva nascere qualche cosa qualche tempo fa in quanto uscita da una relazione, ma lei non capì le mie intenzioni, vedendomi come amico.
Un giorno mi dichiarai apertamente e lei risultò confusa e indecisa fin dal primo momento.
Passano i giorni e la situazione si faceva sempre più strana finché un giorno ad un compleanno mi baciò ma io, non capendo il perché, non la baciai con sentimento e in un certo senso la ''respinsi''.
Da quel giorno ci iniziammo ad allontanare fino a quando smettemmo di sentirci per un mese, ma io annebbiato dalla sua bellezza decisi di fargli un regalo sotto casa ma lei si mostrò molto più indecisa fino a quando mi mandò un messaggio in cui mi respinse.
Dopo qualche settimana ci avviammo in un altro viaggio di istruzione e lei mi venne a parlare dicendomi che vuole provarci seriamente e da quel giorno ci fidanzammo.
In questo rapporto sono più i momenti in cui sono infelice che felice in quanto il nostro rapporto è caratterizzato da una sua superficialità, mancanza di discussioni sui nostri problemi.
Una relazione in cui sono io a dargli il massimo e lei a darmi sempre poco, senza mai un riconoscimento, assoluta mancanza di passione e dolcezza, supplicandola per ogni cosa senza mai provare ad aprirsi con me.
Lei ha un carattere stranissimo, come se non sapesse cosa significa essere fidanzati.
Lei è orgogliosa, molte volte acida ed è per questo che sto molte volte male per suoi atteggiamenti, ma mi ha saputo anche dimostrare in pochi momenti che sa veramente rendermi felice.
Che ne pensa di questa relazione?
Il mio obbiettivo è essere veramente felice e farla diventare una vera relazione, cosa posso fare secondo lei?
Io ci tengo veramente a questa relazione ma gli ho esposto questi problemi più volte ma non è cambiato nulla
Risposta:
La vostra relazione parte all'insegna di una grande confusione.
A parte i rispettivi caratteri ed esperienze affettive del passato, la vostra età è quella dove si sperimenta l'amore.
L'aspetto che più mi incuriosisce della tua descrizione è il fatto che lei siaacida.
Qualcuno ha definito l'acidità delle donne come"dolcezza andata a male". Si dice che una donna oggi acida, era ieri una donna dolce.
È molto probabile che lei viva una profonda frustrazione o delusione che ha radici nel passato. Il comportamentoacidoè sempre una maschera, una difesa, una paura di essere feriti. Prova a leggere in questo suo comportamento anzichè una prepotenza una sua debolezza, una sua paura di venire delusa e ferita. Non è certo semplice essere comprensivi, pazienti e amorevoli quando il proprio partnerci attacca. Trovare il modo per scardinare il meccanismo richiede molte energie ed autocontrollo ed il primo passo è quello di tenere a mente che l'attacco che si subisce è in realtà una debolezza del partner che, spaventato dal subire un torto, reagisce in quella maniera.
I gesti di affetto non ricambiati hanno sempre la stessa radice che poi sfocianel comportamento aggressivo. È molto facile che non conceda gesti di affetto per paurache questi non vengano apprezzati,compresi, ricambiati. Per le persone arroccate in queste paure è molto più semplice ricevere e a volte pretendere i gesti d'amore, piuttosto che esporsi e mostrare il loro lato più sentimentale che ritengonodebole.
L'unica veraformulachepotrebbefunzionare in un rapporto del genere è la pazienza e il costante affetto, con l'assoluta consapevolezza che gli atteggiamenti del partner non potrannoforse mairivoluzionarsi trasformandola nella persona affettuosa che magari desidereresti.
Puoi solo comprendere meglio, attraverso il dialogo e l'ascolto, i suoi comportamenti e prenderti cura delle sue paure per alleviarle.
Salve.
Ho 25 anni e la mia ragazza 21 e siamo insieme da 6 mesi.
Il nostro rapporto è stato molto passionale fin da subito poi qualcosa è andato storto.
Io venivo da una relazione di 7 anni molto morbosa, lei invece veniva da una relazione di 1 anno molto possessiva in cui le sono state vietate tante cose.
Entrambi siamo stati lasciati.
A me piaceva il tipo di relazione che ho avuto precedentemente, invece lei, giustamente, voleva cambiare qualcosa.
Quindi ha voluto impostare il rapporto molto libero, indipendente e maturo.
Per me andava benissimo perchè mi trovo in una fase della vita in cui ho diversi impegni e quindi mi fa piacere avere una ragazza che arricchisca la mia vita e non che sostituisca cose della mia vita.
Era il rapporto migliore che potesse capitarmi in questo momento.
Poi però mi sono reso conto che stava diventando troppo distaccato piuttosto che indipendente.
Quindi le ho fatto notare la situazione. Quando raramente le chiedevo di uscire un po con i miei amici, preferiva sempre uscire con le sue amiche.
Alcune volte è capitato che non si facesse sentire anche per tanto tempo.
Iniziavo a non sentirmi più il suo ragazzo, al punto che ho voluto darle un messaggio forte che le facesse intendere che volessi lasciarla.
A quel messaggio lei ha reagito molto positivamente e quindi siamo andati avanti.
Aggiungo che nel momento in cui ho realizzato di perderla, ho iniziato davvero ad amarla ed a desiderarla più di quanto non avessi fatto nei mesi precedenti.
Poi però dopo qualche settimana mi ha detto che aveva ripensato alle cose che le avevo fatto notare e che effettivamente si è chiesta se mi amasse o no.
Ovvero, a detta sua, quando stava con me si sentiva molto bene, ma quando non stavamo insieme non sentiva più di tanto la mia mancanza o il bisogno di avermi vicino e alcune volte, quando rinunciava ad uscire con le sue amiche per me, si sentiva triste.
Quindi abbiamo deciso di provare a risolvere la situazione insieme.
Abbiamo cercato di vederci più tempo ed entrambi abbiamo notato dei miglioramenti.
Ho sentito di stare benissimo quando stavamo insieme ed inoltre anche in sua assenza, mi sentivo più cercato.
Però nel periodo d'esami universitari è stato comunque difficile vederci più del solito, quindi ero in attesa della fine della sessione per potermi dedicare molto di più a lei.
Dopo 3 settimane però è successo qualcosa.
Casualmente ha conosciuto un ragazzo che poi l'ha aggiunta subito su fb. L'avevo avvisata che l'avrebbe contattata e così è stato.
Proprio ieri mi ha detto questa cosa e mi ha fatto leggere la conversazione.
Erano molto evidenti le intenzioni del ragazzo, ma lei, dichiarandosi molto interessata alle cose di cui stavano parlando (passioni comuni), non ha mai troncato la conversazione, fin quando non è arrivato a proporle il caffè.
A quel punto non ha risposto ed ha aspettato di vedermi.
Mi ha detto che appena mi ha visto ha subito capito che avrebbe risposto di no a quel caffè, ma ha anche detto che, nonostante in tutti i casi avrebbe rifiutato quel caffè, fino a quando non è stata con me ha tentennato.
Quindi dopo sole 3 settimane è stato inevitabile riaprire la discussione ed è emerso che dei miglioramenti ci sono stati ma, ovviamente, il problema di fondo (mi ama?) è ancora rimasto.
Quindi alla fine ho voluto darle un periodo di pausa (10 giorni).
Io sono contrario alle pause, però non sapevo più cosa fare.
Questa notte ho dormito pochissimo, e ora ci sto malissimo e non so come dovrò far passare questi interminabili 10 giorni.
Non credevo di restarci così male per una relazione di 6 mesi (di cui 1 incerto), dopo aver superato il distacco di una relazione di 7 anni.
In tutti i casi, quando dice di stare benissimo in mia presenza, la vedo molto sincera. Non voglio perderla... E c'è anche da dire che sono stato un po pesante con lei...
È vero che mi piaceva la relazione più "libera" ma venivo comunque da abitudini differenti e quindi mi ci è voluto del tempo per potermi abituare a questa "libertà".
Cosa pensa di questa pausa?
Ho sbagliato a proporgliela?
Risposta:
Personalmente non credo alle pause.
Posso essere d'accordo per un breve periodo di distacco quando c'è una convivenza quotidiana assieme a problemi che causano frequenti litigi ed incomprensioni, al fine di ragionare a fondo sulla relazione.
Ma nella vostra situazione sembra che siate in pausa più o meno da quando vi conoscete.
State un po' rivendicando, senza saperlo, ciò che non avete vissuto nelle vostre precedenti relazioni. Ma questa rivendicazione alimenta le paure di rivivere le situazioni spiacevoli del passato.
Mi pare che il perno della vostra relazione non relazione risieda nelle paure del passato che non sono state forse mai affrontate seriamente.
Sebbene non sia semplice, bisogna far pace con il passato, accettare e comprendere quanto si è vissuto, nel bene e nel male, per poter poi maturare una consapevolezza maggiore.
Dovreste parlare e approfondire di più le vostre paure. E per farlo occorre una fiducia profonda.
Non si può esaurire il discorso in una sola chiacchierata. Occorrerà molto tempo, ma cercare di puntare a curare le ferite dell'altro è la strada migliore da seguire.
Sicuramente la tua ragazza, attraverso questi dubbi e questa lontananza, sta esprimendo un disagio che viene, appunto, dal suo passato.
La voglia di una maggiore libertà d'azione, la ricerca di attenzioni, con buona probabilità la paura di vivere nuovamente un rapporto che le impedisca scelte e azioni che avrebbe voluto fare in passato la pone in una situazione di grande disagio, come dimostra nel tentennare sul dichiarare il suo amore e se accettare o no le avanches di un nuovo pretendente.
Riassumendo, essendo voi due in una sorta di pausa intermittente da quando vi siete conosciuti, lei si dimostra riluttante ed indecisa nel momento in cui tu vorresti qualcosa in più dal vostro rapporto.
Indubbiamente dovete conoscervi meglio e affrontare le vostre paure. Uno dei modi migliori per cercare di curare le paure del partner è affrontare l'argomento mettendo per primi, con un enorme coraggio ed il cuore in mano, in discussione le proprie paure per comunicare la fiducia che si è disposti ad avere questa apertura, nella maggior parte dei casi, creerà fiducia nel partner che a sua volta sarà più disposto a parlare delle proprie paure.
Se lei non sarà scappata dalla relazione per qualsiasi motivo dopo questa pausa, fa' di tutto per iniziare a costruire un vero rapporto basato su fiducia, ascolto, dialogo e comprensione.
Buonasera Dottor Amore,
circa tre settimane fà ho chiesto una pausa al mio ragazzo dato che da un mese sembrava come se non gli importasse più nulla.
Un giorno, discutendo di questa cosa, lui mi dice che è meglio rimanere amici, ma continua a scrivermi e sembra in alcuni casi un pò "geloso"...
Non so più se pensare che ancora lui prova qualcosa per me...
in quanto lui ieri mi ha detto che non gli interessa una ragazza ora ma io vorrei mantenere con lui un rapporto di amicizia...
come posso fare???
Attendo con piacere una sua risposta.
Risposta:
Cara amica,
mantenere l'amicizia dopo una relazione d'amore è una situazione spesso difficile da raggiungere.
Non riesco ad aiutarti molto perché non mi hai indicato le vostre età.
Ci sono dinamiche diverse da età ad età e a tal proposito il rapporto di amicizia dopo la relazione può essere vissuto in maniere completamente differenti.
Ciòche posso capire dal tuo racconto è sicuramente una certa immaturità nel gestire il rapporto sentimentale.
Non bdare alla sua gelosia, non forzare la mano per un rapporto di amicizia. Se lui riscoprirà un vero sentimento nei tuoi riguardi, sarà lui a contattarti per tornare da te.
Un abbraccio.
Ciao ho 24 anni convivo con un ragazzo di 29 da un anno e mezzo...
lui prima di me era un donnaiolo...
all inizio della nostra relazione gli avevo trovato dei messaggi con altrr ragazze non ho mai scoperto un tradimento e credo non lo abbia mai fatto...
poi non ho trovato mai più niente..
però io da quel giorno vivo con la paura che lui potrebbe poi lasciarmi x un altra...
non so come superare questa cosa che mi turba...
anche sessualmente non mi cerca mai...
eppure quando abbiamo rapporti è come se fosse la prima volta...
mi ha detto ti amo solo 2 volte in un anno e mezzo...
non so come comportarmi per ravvivare la nostra relazione grazie
Risposta:
Cara amica,
il comportamento del tuo compagno potrebbe avere tanti aspetti e milioni di sfaccettature.
Un punto cardine che emerge dal tuo racconto è che non state vivendo la vostra relazione raccontandovi a fondo i propri sentimenti, le proprie paure. Insomma, non vi state confidando l'un l'altro nell'intimità come una coppia dalle basi solide dovrebbe fare. E i motivi per questo atteggiamento possono essere veramente molti.
Senza spaventarsi, bisogna iniziare pian piano a dipanare la matassa di motivi che vi portano a non confidarvi così a fondo. Puntare su un dialogo ed una comunicazione efficace tra voi è la strada migliore che si possa seguire.
Il tuo racconto denota delle paure, da quella di perderlo a quella di affrontare la situazione. Il primo consiglio che mi sento di darti è cominciare dall'affrontare la situazione. Non come una sfida, non come una serie infinita di accuse, ma un vero dialogo, un esposizione calma e lucida dei propri sentimenti connessi agli atteggiamenti vissuti dall'altro. E poi lasciare la parola e dedicare tempo e attenzione per ascoltare cosa dall'altra parte arriva in reazione.
Non è facile affrontare argomenti spinosi, soprattutto se sono stati tenuti nascosti diverso tempo. Ma continuare a tenerli nascosti e non affrontarli non farà altro che peggiorare la situazione.
Quindi, il comportamento migliore che ti suggerisco è quello di prendere un grande respiro, raccogliere forze e coraggio e affrontare l'argomento assieme a lui.
Un ulteriore consiglio che ti lascio è quello di ricercare un momento e un ambiente calmo e rilassato dove poter dialogare assieme a lui della vostra coppia. Evita di forzare l'argomento in momenti di stress o giornate molto impegnative.
Dovrai evitare le accuse, preferendo piuttosto e considerazioni. Dovrai essere aperta a ricevere il suo modo di vedere la situazione e accettare il suo punto di vista. E dopo aver parlato e affrontato la situazione dovrai essere disposta ad accettare dei compromessi che siano un po' a meta strada tra le vostre ragioni ed esigenze.
Buonasera Dottor Amore, sono C*** e ho 21 anni, mi piace un ragazzo che, premetto è l'ex della mia migliore amica ( a cui non so nemmeno come spiegarle questo mio sentimento) ma lui è molto ambiguo a mio parere.
Ci siamo sentiti inizialmente entrambi sicuramente per amicizia per consolarlo per la fine della storia con la sua ragazza e per cercare di tornare con lei.
Poi lui continuava a scrivermi messaggi quasi ogni giorno senza più parlare della sua ex e io ho cominciato ad apprezzare tutto questo e ho cominciato a scrivergli pure io per prima e ora ci sentiamo spesso e mi ha chiesto più volte di uscire da soli ma subito avevo paura di fare un dispiacere alla mia amica poi ci sono uscita.
Per ora son due volte che sono uscita insieme a lui, la prima abbiamo fatto una passeggiata nel pomeriggio e la seconda un giro in macchina.
Tutte le due volte mi sono trovata bene tranne il fatto che per entrambe le volte dopo che mi chiedeva se mi piaceva qualcuno a me mi chiedeva come lo vedessi io insieme ad una ragazza che conosciamo entrambi in quanto in qualche modo ci voleva provare.
Lui vuole rivedermi e mi scrive spesso ma ho paura che lui mi veda solo come una buona amica.
A questo punto quello che le chiedo è un suo parere, secondo lei per questo ragazzo sono solo un'amica?
Grazie in anticipo!
Risposta:
Cara amica,
in momenti delicati come la fine di una relazione, leggendo il tuo racconto e i suoi atteggiamenti è facile cadere in errore.
Sicuramente lui ha trovato in te una confidente tale da potersi aprire molto, tanto da passare anche del tempo di qualità.
Se effettivamente da una parte questo potrebbe essere quantomeno il preludio di un corteggiamento, potrebbe anche essere un modo per spezzare il senso di solitudine che a volte si vive dopo aver terminato una storia.
Il mio consiglio è quello di non farai mangiare dalla paura di un suo rifiuto e, da parte tua, cominciare ad aprirti. Un poco alla volta, per sondare il terreno e accertarsi che non ti abbia già messo nella "friend zone".
Puoi provare con delle piccole domande dirette per vedere la aua reazione. Aspetta il momento giusto poi chiedigli direttamente se tu gli piaci. Se l'imbarazzo diventa troppo alto o se la risposta non ti piacerà, potrai sempre sdrammatizzare la situazione dichiarando di scherzare.
Attenta ai rapporti con la tua amica: se dovesse nascere una storia tra voi senza aver chiarito prima con lei, potresti incappare in un rapporto spiacevole e difficile da gestire. Non devi chiederle il permesso, ma, da amica, farle capire cosa c'è nel tuo cuore per lui e allo stesso tempo farle capire che tieni ai rapporti tra voi e che nulla cambierà nella vostra amicizia. Starà poi a lei capire questo tuo gesto di sincerità e apertura nei suoi riguardi.